Storia

Scopri la storia di Montegrosso Pian Latte

Origine del Nome

Il toponimo attestato dal 1207 come Montegrossum doveva indicare un territorio di tipo montano destinato all’alpeggio, di particolari proporzioni e importanza.

L’epiteto “Pian latte” è citato nelle fonti medievali come Planum Lactis quindi ci fa dedurre che, vi era una diffusa pratica dell’allevamento.

I primi secoli

Il territorio montegrossino risulta abitato già dall’epoca protostorica. Nel periodo preromano la zona di Montegrosso fu popolata da una tribù di Ingauni anche se c’è chi afferma che l’alta valle Arroscia sia stata abitata da tribù di Liguri Montani.

Nell’età romana il territorio di Montegrosso P.L., che era destinato prevalentemente a bosco e pascolo, venne ceduto ad una famiglia patrizia romana che concesse l’utilizzo agricolo dei fondi a subaffittuari che ne diventarono per legge i proprietari, ed avendo facoltà di trasmettere ai propri discendenti il possesso dei loro terreni, con obbligo di dare al conduttore delle tenute un compenso in prodotti della terra.

Dopo la caduta dell’impero Romano d’occidente nel 475 la zona di montegrosso fu interessata dalle incursioni barbariche.

Il territorio montegrossino nel corso del secolo VII passo sotto la dominazione dei Bizantini, e in seguito nel corso del secolo IX e X sotto quella dei Longobardi.

L’epoca medioevale

Data molto importante per il paese di Montegrosso è l’anno 1207, che insieme a Mendatica entro a far parte della Castellania di Cosio.

Nel 1297 ne furono emanati gli statuti speciali, regole minuziose per regolare la vita politica sociale ed economica del comprensorio attraverso una serie di norme di natura patrimoniale: relative ai furti, disposizioni di natura agricola: concernenti le coltivazioni e i pascoli, norme di natura civica: disposizioni di natura giudiziaria civile e criminale, norme atte a regolare la vita religiosa e liturgica del borgo in particolare battesimi sante messe, funerali e giuramenti.

Il sistema amministrativo della Castellania aveva due importanti organi. Organo decisionale supremo era il parlamento, costituito da tutti gli uomini della Castellania e serviva a tutelare i beni della comunità. L’altro organo era il consiglio formato da 25 consiglieri per Cosio, 16 per Mendatica e 11 per Montegrosso

Nel Gennaio del 1274 Montegrosso insieme a Mendatica e Cosio passarono sotto il dominio di Genova e nel febbraio del 1289 entrarono definitivamente a far parte integrante del territorio genovese.

Il 1 giugno 1360 vi fu un accordo per l’utilizzo dei terreni che vennero divisi in porzione tra i 3 comuni.

Nel 1424 il territorio di Montegrosso fu diviso tra i Lengueglia e i Ventimiglia e nel 1460 i Possedimenti dei Ventimiglia passarono nelle mani di Onorato I° di Tenda.

L’età moderna

Il 28 febbraio del 1627 Montegrosso durante la guerra tra la Repubblica di Genova e i Savoia, venne completamente distrutto, forse per qualche offesa al esercito piemontese o qualche atto di ostilità compiuti dalla popolazione nei confronti del governo sabaudo.Anche il paese del Borghetto venne incendiato, però a differenza di Montegrosso non venne più ricostruito.

Per circa un secolo a Montegrosso regnò la pace, fino a che, a partire dal 1793 il paese divenne nuovamente teatro di aspri combattimenti tra l’esercito francese e quello austro-piemontese, che compiendo rapine, requisendo bestiame, facendo abusi di ogni tipo recarono ingenti danni alla povera popolazione.

Nel 1805 il paese venne annesso all’impero francese ed entrò cosi anche egli a far parte del Circondario di Porto Maurizio.

Caduto l’impero napoleonico, Montegrosso passò nel 1815 sotto la giurisdizione di Nizza.

Dall’unità d’Italia a oggi

Nel 1860, quando il Nizzardo fu ceduto alla Francia, il borgo venne inglobato alla Provincia di Porto Maurizio.

Il 23 Febbraio 1887 vi fu un terremoto che non provocò molti danni al paese.

Nel periodo del fascismo, dal 1924 Montegrosso venne aggregato insieme a Mendatica e a Cosio in un unico Comune, a seguito del debito divenuto ormai insostenibile lo stesso venne sciolto l’anno dopo, così Mendatica e Montegrosso formarono un comune a sé.

Così è stato fino al 28 dicembre 1949 quando Montegrosso acquistò la sua autonomia anche grazie ad una grande ripresa economica.




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